Scelte dell’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef

Ogni anno sempre più contribuenti non vengono informati correttamente di quello che implica la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef.

Ogni anno manca la corretta informazione per rendere questa scelta, una scelta consapevole, che non comporta alcun onere per il contribuente e sfatare, finalmente il mito che non scegliere la destinazione vuol dire “non do nulla a nessuno”.

Allora cerchiamo di far luce su questa scelta “sconosciuta”.

I contribuenti possono utilizzare una scheda unica per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef che vengono così destinati:

  • l’8 per mille del gettito Irpef allo Stato oppure ad un’Istituzione religiosa
  • il 5 per mille dell’Irpef a determinate finalità di interesse sociale
  • il 2 per mille della propria Irpef in favore di un partito politico

Le scelte, che non sono in alcun modo alternative tra loro e possono, pertanto, essere tutte espresse, e non determinano maggiori imposte dovute.

L’8 per mille può essere destinato allo Stato, a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario, oppure a realtà religiose, a scopi di carattere religioso o caritativo, per interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali in Italia e all’estero e a favore dei Paesi del terzo mondo.

E’ possibile scegliere una sola Istituzione. La ripartizione dei fondi avviene in proporzione alle scelte espresse. In mancanza di firma (e, quindi, di scelta), l’8 per mille dell’Irpef viene comunque attribuito, sempre in maniera proporzionale alle scelte espresse.

Il contribuente può destinare anche la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), firmando in uno dei 7 appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione, è consentita sempre una sola scelta di destinazione. Oltre alla firma, il contribuente può indicare il codice fiscale del singolo soggetto cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille.

Per destinare la quota del 5 per mille al comune di residenza è sufficiente apporre la firma nell’apposito riquadro.

Per quanto riguarda la quota pari al due per mille, se il contribuente appone la propria firma nel riquadro della scheda,  la sua imposta sul reddito andrà a favore di uno dei partiti politici che potrà essere scelto indicando nell’apposita casella un codice per indicarlo. Anche in questo caso la scelta deve essere fatta esclusivamente per uno solo dei partiti politici beneficiari.

I contribuenti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione possono effettuare le scelte per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef, presentando la scheda, in busta chiusa, entro il 31 ottobre 2018:

  • allo sportello di un ufficio postale che provvederà a trasmettere la scelta all’Amministrazione finanziaria. Il servizio di ricezione della scheda da parte degli uffici postali è gratuito. L’ufficio postale rilascia un’apposita ricevuta
  • a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, Caf, ecc.). Quest’ultimo deve rilasciare, anche se non richiesta, una ricevuta attestante l’impegno a trasmettere la scelta. Gli intermediari hanno facoltà di accettare la scheda e possono chiedere un corrispettivo per l’effettuazione del servizio prestato
  • direttamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia.

Per chi, invece, presenta la dichiarazione dei redditi, la scelta viene inviata automaticamente con l’invio della dichiarazione.

La busta da utilizzare per la presentazione della scheda deve recare l’indicazione “Scheda per le scelte della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’Irpef”, il codice fiscale, il cognome e nome del contribuente. La scheda deve essere integralmente presentata anche se se è stata espressa soltanto una delle scelte consentite (8, 5 o 2 per mille dell’Irpef).

 

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