Dal 1° gennaio 2022, ma bisogna ricordare che per definire l’importo è necessario aver presentato un ISEE valido e corretto.
È possibile anche presentate la domanda senza ISEE ma in questo caso si accederà solo all’importo minimo previsto per l’Assegno unico.
Sarà comunque possibile inviare l’ ISEE successivamente e avere accesso all’importo specifico per il proprio nucleo familiare.
Per coloro che inviano ISEE entro il 30 giugno verranno riconosciuti gli importi spettanti a decorrere dal mese di marzo.
È obbligatorio comunicare eventuali variazioni del nucleo familiare tramite ISEE.
L’ ISEE E’ OBBLIGATORIO?
Non è obbligatorio ma non presentandolo si ha diritto solo all’importo minimo previsto per l’Assegno unico.
QUANDO VERRA’ PAGATO L’ASSEGNO UNICO?
Per le domande presentate successivamente il pagamento verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per chi presenta la domanda entro giugno 2022 i pagamenti avranno sempre decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo.
QUALI SONO I REQUISITI?
L’assegno unico universale è riconosciuto alle famiglie con:
- figli minorenni
- figli maggiorenni a carico al di sotto dei 21 anni di età che presentino determinati requisiti (frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale, svolgimento di un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro, svolgimento del servizio civile universale)
- figli con disabilità, senza alcun limite di età
Inoltre, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata del beneficio, il richiedente deve essere in possesso congiuntamente dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno, ovvero cittadino di uno Stato non appartenente all’Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolare di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un’attività lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolare di permesso di soggiorno per motivi di ricerca per un periodo superiore a sei mesi
- assoggettamento al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia
- residenza e domicilio in Italia
- residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativi, o titolarità di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno pari a sei mesi
QUALI SONO GLI IMPORTI?
Per ciascun figlio minorenne spetta un importo variabile tra:
- 175 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro
- a 50 euro mensili per famiglie con ISEE superiore a 40mila euro
Per ciascun figlio maggiorenne fino al compimento del 21 anno è previsto un importo variabile tra:
- 85 euro mensili per famiglie con ISEE pari o inferiore a 15mila euro
- a 25 euro mensili per famiglie con ISEE oltre 40mila euro
Per ciascun figlio oltre il secondo è prevista una maggiorazione che va da:
- 85 euro con ISEE pari o inferiore a 15mila euro
- a 15 euro con ISEE superiore a 40mila euro
Per i figli disabili tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili.
Sono previste inoltre apposite maggiorazioni per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli, e per i nuclei con secondo percettore di reddito.
L’importo erogato a titolo di assegno unico non concorre alla formazione del reddito imponibile.
QUALI SONO LE PRESTAZIONI CHE VERRANNO SOSTITUITE DALL’ASSEGNO UNICO?
Il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni dal mese di Marzo 2022. Rimarrà invece vigente il bonus nido.
CHI HA PRESENTATO DOMANDA PER ASSEGNO TEMPORANEO DEVE RIPRESENTARE DOMANDA PER ASSEGNO UNICO?
La domanda deve essere ripresentata anche da chi percepiva l’Assegno temporaneo ad eccezione di coloro che hanno diritto al Reddito di Cittadinanza che riceveranno l’Assegno unico in automatico.
CHI PUO’ RICHIEDERE L’ASSEGNO UNICO?
L’assegno è erogato al richiedente ovvero, su richiesta, in pari misura tra coloro che esercitano la responsabilità genitoriale. In caso di affidamento esclusivo, l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario.
COME AVVIENE IL PAGAMENTO?
L’erogazione avverrà direttamente dall’INPS mediante accredito su IBAN o mediante bonifico domiciliato, pertanto si precisa che per i lavoratori dipendenti l’assegno NON sarà più inserito in busta paga.
COME SI PRESENTA LA DOMANDA?
La domanda si presenta online con procedura semplificata accedendo al sito INPS con SPID, CIE o CNS o tramite patronato.