Si avvicina il momento clou dedicato al rinnovo ISEE, il vecchio modello scadrà infatti il 31/12/2024 e a partire da Gennaio si apre la nuova campagna ISEE di rinnovo.
I dati a cui farà riferimento il nuovo modello saranno relativi all’anno 2023 e non sono escluse alcune novità importanti.
Il modello ISEE, indicatore della situazione economica equivalente, nasce come strumento per fotografare la situazione economico-patrimoniale di chi intende fruire di prestazioni sociali agevolate.
Le prestazioni che spesso sono soggette e dipendono dal valore ISEE sono le più svariate, qualche esempio: carta acquisti, asili nido, tariffe ridotte per la mensa scolastica, borse di studio, agevolazioni per tasse universitarie, servizi socio sanitari e riduzione ticket, assegni di maternità, agevolazioni per bollette della luce e del gas, fondo affitti, etc.
Ed è così che accanto all’Isee standard troviamo:
- l’Isee Università (accesso alle prestazioni per il diritto allo studio): va considerato il nucleo familiare dello studente, indipendentemente dall’eventuale residenza anagrafica diversa da quella del nucleo familiare di provenienza
- l’Isee sociosanitario (accesso alle prestazioni sociosanitarie – per esempio l’assistenza domiciliare dei disabili e/o non autosufficienti): è possibile far riferimento ad un nucleo familiare ristretto rispetto a quello standard, ovvero composto da beneficiario, coniuge, figli minorenni e figli maggiorenni a carico del nucleo stesso (se non coniugati e/o senza figli). Nel caso di persona disabile maggiorenne che vive con i genitori, non coniugata e senza figli, il nucleo ristretto è formato dalla sola persona disabile.
- l’Isee sociosanitario per residenze (ricoveri presso RSA, residenze protetti):c’è la facoltà di scegliere un nucleo familiare ristretto, si tiene conto anche della situazione economica dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo familiare, integrando l’Isee di una componente aggiuntiva per ciascun figlio
- l’Isee minorenni (accesso alle prestazioni agevolate rivolte ai minorenni i cui genitori non convivono):viene calcolato con riferimento ad un nucleo familiare che comprende anche il genitore non convivente, non coniugato con l’altro, che abbia riconosciuto il figlio.
- l’Isee Corrente: Aggiornabile in caso di variazioni significative nella situazione lavorativa o reddituale.
Nell’Isee va considerato il proprio nucleo familiare valutato alla data di presentazione della DSU in base a queste regole:
- vanno inseriti tutti i soggetti che all’anagrafe risultano far parte dello stato di famiglia del dichiarante;
- eventuali coniugi NON conviventi dovranno essere inseriti nel nucleo dell’altro coniuge se questi è il dichiarante dell’Isee;
- se presenti altri membri nel nucleo che risultano coniugati NON conviventi dovranno scegliere a quale stato di famiglia far parte;
- coniugi e figli a carico iscritti all’AIRE vanno considerati nel nucleo familiare;
- figli maggiorenni a carico di età inferiore a 26 anni residenti fuori dal nucleo vanno “attratti” nell’Isee del genitore che li ha a carico, a meno che non siano a loro volta coniugati e/o non abbiano figli. I figli maggiorenni sono considerati a carico IRPEF dei genitori se hanno redditi non superiori alla soglia di euro 2.840,51. Tale limite è elevato a 4.000 euro per i figli di età non superiore a ventiquattro anni.
- sono previste delle eccezioni e la possibilità/obbligo di modificare la composizione del nucleo a seconda del tipo di Isee richiesto.
Le novità del 2025 vedono l’esclusione dal patrimonio mobiliare dei titoli di Stato, come BOT, Libretti di risparmio Postale, Buoni Fruttiferi Postali, CCT e BTP, fino a un limite massimo di 50.000 euro.
Attualmente, infatti, i titoli di Stato contribuiscono ad aumentare il patrimonio considerato per il calcolo dell’ISEE, spesso impedendo l’accesso a bonus e agevolazioni a famiglie con piccoli risparmi in strumenti finanziari pubblici.
Con l’approvazione delle modifiche al regolamento ISEE (DPCM n. 159 del 2013), i titoli di Stato non saranno più inclusi nel calcolo fino alla soglia di 50.000 euro per nucleo familiare: questo cambiamento consentirà alle famiglie con risparmi in titoli di Stato di accedere più facilmente a benefici economici e sociali.
Altra novità riguarda l’assegno unico, il cui importo rimane fuori dall’Isee, come previsto dalla Manovra 2025. La novità, in ogni caso, riguarda soltanto le famiglie con figli molto piccoli, visto che l’esclusione delle somme erogate a titolo di assegno unico escono dall’Isee solo per quel che riguarda la determinazione del diritto di due misure in particolare:
- il bonus nuovi nati di 1.000 euro;
- il bonus asilo nido.
Per tutti gli altri bonus e agevolazioni, invece, le somme che le famiglie ricevono a titolo di assegno unico continueranno a essere considerate nel calcolo.