Assegno Unico : chiarimenti

E’ stata finalmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge n. 46/21, che delega il Governo ad istituire l’assegno unico e universale per figli a carico fino a 21 anni, ad oggi non ci sono disposizioni attuative né è possibile richiedere l’assegno che sarà erogato con cadenza mensile o liquidato come credito d’imposta dal prossimo 1 Luglio 2021.

Le condizioni per poter accedere sono:

  • Essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’UE, o suo familiare titolare del diritto di soggiorno, ovvero cittadino di uno Stato non appartenente all’UE in possesso del permesso di soggiorno UE di lungo periodo o per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
  • Essere soggetto al pagamento dell’imposta sui redditi in Italia;
  • Essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;
  • Essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale.

L’importo dell’assegno varierà in base alla condizione economica del nucleo familiare, attraverso la verifica dell’ISEE, tenendo conto anche dell’età dei figli a carico, e sarà ripartito in pari misura tra i genitori. In caso di separazione legale, l’assegno spetta al genitore affidatario, in mancanza di accordo, mentre nel caso di affidamento congiunto o condiviso sarà ripartito in pari misura tra i genitori: 

  • Per ciascun figlio minorenne a carico, a decorrere dal settimo mese di gravidanza;
  • Per i figli successivi al secondo, con importo maggiorato;
  • Per i figli maggiorenni a carico fino al 21° anno di età purché si rispetti uno dei seguenti requisiti: – Frequenza di un percorso di formazione scolastica o professionale, o un corso di laurea;

    – Svolgimento di un tirocinio, ovvero di un’attività lavorativa limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale;

    – Registrazione come soggetto disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro;

    – Svolgimento del servizio civile universale.      

  • Per figli disabili, anche oltre il 21° anno di età, qualora ancora a carico;
  • Qualora la madre abbia un’età inferiore a 21 anni, con importo maggiorato.

L’assegno unico sostituirà:

  • l’assegno ai nuclei con almeno tre figli minori;
  • l’assegno di natalità;
  • il premio alla nascita o all’adozione;
  • il fondo di sostegno alla natalità;

che verranno da subito eliminati; mentre le seguenti misure verranno gradualmente superate o soppresse:

  • le detrazioni IRPEF per figli a carico;
  • l’assegno per il nucleo familiare.

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