Assegno Inclusione 2024

L’Assegno di inclusione 2024 è stato introdotto come uno degli strumenti di lotta alla povertà che hanno preso il posto del reddito di cittadinanza. Sarà in vigore dal 1° gennaio 2024 come misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro.

In attesa di altre novità, ecco una breve sintesi delle modalità di invio domanda per l’Assegno di inclusione e chi potrà richiederlo.

In maniera analoga a quanto succede per il Reddito di Cittadinanza, la nuova misura distingue due categorie di nuclei beneficiari:

  • quelli in cui sono presenti soggetti over 60, minori o persone con disabilità; 
  • quelli formati da sole persone occupabili, anche monocomponente.

Nel primo caso i componenti del nucleo potranno richiedere l’Assegno di Inclusione per 18 mesi, prorogabili di altri 12, mentre per le persone considerate occupabili è prevista la decadenza dal beneficio nel caso di rifiuto di una offerta di lavoro a tempo pieno o parziale non inferiore al 60 per cento dell’orario a tempo pieno e con una retribuzione non inferiore ai minimi salariali previsti dai contratti collettivi e che sia, alternativamente:

  • a tempo indeterminato, su tutto il territorio nazionale;
  • a tempo determinato, anche in somministrazione, se il luogo di lavoro non dista oltre 80 km dal domicilio.

Il nucleo beneficiario sarà tenuto a sottoscrivere un patto di attivazione digitale e a presentarsi, con cadenza trimestrale, presso i patronati o i servizi sociali e i centri per l’impiego, al fine di aggiornare la propria posizione.

Per i beneficiari dell’Assegno appartenenti alla fascia di età compresa tra 18 e 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo di istruzione, nel patto di inclusione sarà previsto l’impegno all’iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento del predetto obbligo di istruzione, pena la decadenza dal beneficio.

Gli ulteriori requisiti per richiedere l’Assegno di Inclusione, sono: 

  • essere cittadini italiani o dell’Ue (o familiari) con diritto di soggiorno permanente o cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo;
  • essere stati residenti in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo;
  • avere una soglia ISEE, che non dovrà essere superiore a 9.360 euro;
  • avere un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6 mila euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza di cui al Decreto Lavoro (vedi immagine in basso). Dal reddito familiare vengono detratti i trattamenti assistenziali inclusi nell’Isee e sommati tutti quelli in corso di godimento, che saranno rilevati nell’Isee, da parte degli stessi componenti
  • nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario di:
    • autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei 24/36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
    • imbarcazioni da diporto;
    • un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini Isee, diverso dalla casa di abitazione entro un valore ai fini IMU massimo di 150 mila euro, non superiore a 30 mila euro
    • un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini Isee, non eccedente i 6 mila euro, soglia aumentata di 2 mila euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10 mila euro, incrementato di altri 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo; i citati massimali sono ulteriormente aumentati di 5 mila euro per ogni componente in condizione di disabilità e di euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini Isee, presente nel nucleo.

Inoltre è richiesta la mancata sottoposizione a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di sentenze definitive di condanna intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta

I beneficiari dell’Assegno di inclusione entreranno quindi nel programma di reinserimento lavorativo e contrasto alla povertà. Riceveranno un assegno economico su base annua, composto da una integrazione del reddito familiare:

  • fino a 6 mila euro annui;
  • fino alla soglia di 7.560 annui, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

Oltre a questi importi standard potranno anche essere erogate delle maggiorazioni e integrazioni come ad esempio è prevista una integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato, per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto nello stesso contratto di locazione, come dichiarato ai fini Isee:
– fino ad un massimo di 3.360,00 euro annui;
– fino a 1.800 euro annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.

Scala equivalenza scheda ADI

Scala equivalenza scheda ADI

Come tutti i sussidi Inps, anche il novello Assegno di inclusione potrà essere richiesto ricorrendo all’aiuto dei Caf e patronati, che seguiranno il cittadino in tutte le fasi dell’istanza di accesso.

La domanda presso i Patronati è attiva già dal 18 dicembre, mentre per i CAF occorrerà attendere il 1° gennaio 2024. In alternativa la domanda può essere presentata direttamente dal sito Inps, accedendo alla sezione dedicata all’ADI tramite SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica).

Oltre ai controlli preventivi e successivi, l’INPS sarà tenuto a informare il richiedente che, per ricevere il beneficio economico, dovrà effettuare l’iscrizione presso il “Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa” (SIISL) al fine di sottoscrivere un Patto di attivazione digitale, quindi una volta presentata la domanda sarà possibile accedere alla piattaforma SIISL  dove si troverà il pulsante “accedi” proprio sotto la voce Assegno di inclusione .

Il beneficio economico è erogato attraverso uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile denominato “Carta di Inclusione”.
Oltre che al soddisfacimento delle esigenze previste per la carta acquisti, la Carta di Inclusione permette di effettuare:

  • Prelievi di contante entro un limite mensile non eccedente i 100 euro per singolo individuo, moltiplicato per la scala di equivalenza;
  • Un bonifico mensile a beneficio del locatore indicato nel contratto di locazione.

La consegna della Carta  presso gli uffici del gestore del servizio integrato avviene esclusivamente dopo 7 giorni dalla sottoscrizione del patto di attivazione digitale.

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